Lo studio PL5-ARCHITETTURA è una realtà consolidata nell’ambito architettonico e del recupero immobiliare palermitano ed è oggi alla terza generazione di architetti.
Viene fondato nel 1974 dall’architetto Giulio Franzitta (1916-1999) insieme a Rita Franzitta. Dai primi anni ’80 si aggregano gli architetti Giovanni Franzitta e Cristina Gelardi. Sebbene la loro principale attività fosse la nuova edificazione sin dai primi anni lo studio ragiona e si concentra sul tema della riqualificazione e rifunzionalizzazione del centro storico palermitano, dilaniato dagli eventi bellici del '43.
La terza generazione, con gli architetti Alice Franzitta e Anna Patti, si aggiunge allo studio nel 2002. Collaborano inoltre gli architetti Fabrizio Favuzza, Pietro Messina. Diana Evola, Chiara Bruno.
Lo studio PL5 architettura si completa negli ultimi anni inserendo al suo interno la componente strutturale con l’ingresso dei due ingegneri edili Margherita Franzitta e Valentina Giacobbe.
LA SQUADRA
Giovanni Franzitta
Socio fondatore.
Amministratore delegato.
Coordinatore generale.
Alice Franzitta
Socio.
Responsabile di progetto e di cantiere.
Specialista in restauro dell’architettura.
Specialista in interior design.
Anna Patti
Socio.
Responsabile di progetto e di cantiere.
Specialista in architettura contemporanea.
Responsabile della grafica.
Fabrizio Favuzza
Responsabile di progetto e di cantiere.
Responsabile tecnico e amministrativo.
Gestione Contabilità.
Specialista in restauro dell’architettura.
Pietro Messina
Responsabile di cantiere.
Gestione Contabilità.
Collaboratore progettuale.
Responsabile della sicurezza.
Diana Evola
Assistente alla gestione contabilità.
Assistente ai responsabili di cantiere.
Certificatore energetico.
Specializzata in restauro dell’architettura.
Chiara Bruno
Assistente ai responsabili di progetto.
Assistente ai responsabili di cantiere.
Specializzata in modellazione tridimensionale e render.
Margherita Franzitta
Responsabile della progettazione strutturale.
Valentina Giacobbe
Responsabile della progettazione strutturale.
COSA FACCIAMO
Operazioni immobiliari a fini riqualificativi
Ci occupiamo di coordinare soggetti privati che intendono rilevare e recuperare immobili altamente degradati, redigere preventivamente un progetto economico che sostenga quello di recupero, seguire l’iter dell’investimento in ogni sua fase.
Progettazione architettonica
Progettazione preliminare, definitiva, esecutiva per qualsiasi tipologia di intervento (residenze, uffici, attività commerciali, scuole..etc).
Progettazione strutturale
Il nostro lavoro parte dal rilievo dei quadri fessurativi fino alla valutazione della sicurezza dei fabbricati. Ci occupiamo di calcoli strutturali sia per nuova edificazione che per adeguamento e/o miglioramento sismico di edifici esistenti.
Progettazione di interni
Accompagniamo la committenza dalla disposizione degli ambienti alla collocazione degli elementi di arredo, assecondandone le inclinazioni ma dando indicazioni precise di carattere tecnico e compositivo, anche rispetto alle finiture quali materiali e colorazioni.
Progettazione di componenti di arredo
Progettazione esecutiva di armadi, librerie, mobili, letti, sedute etc…
Restauro dell’architettura
Progettiamo e dirigiamo restauri di prospetti, corpi scala, volte strutturali e di incannucciato, restauro lapideo, puliture.
Rilievi
Eseguiamo sia rilievi architettonici che strutturali con l’ausilio dei più moderni strumenti digitali e relativi software.
Piani Regolatori Piani di Lottizzazione Piani particolareggiati Piani attuativi
MISSION
L’architettura è una disciplina straordinaria che permette, forse come nessun’altra, di avere una coscienza completa della realtà urbana.
L’architetto ha una responsabilità civica, quella di poter migliorare o peggiorare la qualità della vita di una società urbana, una città che funziona da un punto di vista sociale è di certo una città che funziona da un punto di vista compositivo.
La buona architettura contribuisce a migliorare la società che la vive avendo un concreto valore educativo.
Palermo è una città notevolmente compromessa dalla seconda guerra mondiale. La distruzione del nostro centro storico, quando si è sperimentato il primo, ed unico, bombardamento a tappeto della storia d’Italia, e la conseguente ondata di cemento che ha caratterizzato il sacco di Palermo, ci hanno consegnato una città con enormi problematiche che necessitano di essere affrontate.
Fino a trent’anni fa i danni della guerra erano in gran parte rimasti irrisolti, all’interno dei quattro mandamenti erano ancora disseminate macerie belliche e il centro versava in stato di semi-abbandono. Frattanto l’edificazione selvaggia fuori la città antica dava spazio solo alla speculazione senza alcun riguardo ne per la socialità degli spazi (piazze, luoghi di aggregazione, aree verdi), nè per il vitale polmone che storicamente ha caratterizzato e generato Palermo: la conca d’oro. E’ venuta meno, in questi ultimi cinquant’anni, anche la relazione che la città ha sempre avuto con il suo mare: la costa palermitana necessiterebbe oggi di numerosi interventi di risanamento e riconnessione al tessuto urbano. Infine quelle che una volta erano borgate storiche, che gravitavano più o meno distanti attorno al centro, sono oggi inglobate in distese di edilizia residenziale senza soluzione di continuità.
In questo quadro lo studio PL5 architettura ha sentito l’esigenza e l’urgenza di mettere in primo piano il recupero del centro storico, e di ivi investire la totalità delle proprie energie e delle proprie risorse.
Contribuire a recuperare la nostra città antica, far si che il centro storico di Palermo tornasse ad acquistare un ruolo propositivo ed esemplare nello sviluppo dell’intero tessuto urbano è stato il nostro principale impegno, sia intellettuale che professionale, degli ultimi quindici anni.
Individuare le soluzioni urbanistiche più appropriate, valutare l’impatto che i singoli manufatti avevano ed hanno ancora all’interno del tessuto, analizzare la storia della città antica nella sua evoluzione, ricercare le più appropriate tecniche di recupero e restauro rispettando la stratificazione storico/culturale esistente, aggiornarsi costantemente sull’utilizzo di nuove tecniche esecutive, sono le linee guida della nostro metodo.
Tutto ciò si è tradotto nel recupero di oltre 30 unità edilizie dentro la città murata, per un totale di circa quarantamila metri quadrati di varie tipologie abitative recuperate.
Abbiamo contribuito al recupero abitativo di catoi, palazzetti e antichi palazzi nobiliari; facendo si che più di mille persone che hanno creduto nel nostro impegno tornassero ad abitare in centro, contribuendo a loro volta alla sua rinascita.
Certamente il nostro lavoro non è terminato ed è importante che sia costantemente coadiuvato dall’intervento pubblico attraverso lo sviluppo di servizi e attrezzature necessari per il corretto funzionamento urbano; una sinergia fra pubblico e privato è imprescindibile per un risultato effettivo e duraturo.
Ripartire dal centro è una sfida straordinaria. Il degrado materiale che ha caratterizzato un periodo, che va dagli anni cinquanta agli anni novanta, ha portato un conseguente ed inevitabile degrado sociale. Ancora oggi, nonostante gran parte del recupero sia stato concretizzato, tanti sono i luoghi dove la fatiscenza rende plausibile la vandalizzazione e l’assoluta mancanza di rispetto per l’ambiente che ci circonda. Non è difficile per le strade del quartiere Capo svoltare un angolo e trovarsi davanti un rudere utilizzato come discarica abusiva. Quello che per fortuna accade è che nelle parti del centro risanate, i fenomeni di vandalizzazione sono stati fortemente arginati non da regole imposte dall’alto ma dal valore realmente migliorativo che porta un buon intervento di recupero. Il degrado genera altro degrado, la bellezza è sempre prima o poi apprezzata e preservata da chiunque. Ci piace pensare che, con i nostri interventi, abbiamo contribuito ad un importante risanamento urbano che è partito inevitabilmente dal centro, dalle fondamenta, dalle origini, dove ancora c’è tanto lavoro da fare, e che, per quanto ci riguarda, questo modus operandi sarà un modello da replicare fuori la città antica.